Brulotti

La pace armata

 

Domela Nieuwenhuis
 
Vicino A. – Mio caro vicino, come sono contento che abbiamo sempre vissuto in buona armonia! Ecco perché ho comperato questo buon randello: guardalo.
Vicino B. (esaminando il randello) – Infatti è veramente una buona verga; può servire a meraviglia per sfondare un cranio. Che fortuna che noi viviamo in ottimi rapporti! Vado dunque a comperare anch'io un simile randello, quantunque avrei bisogno di impiegare il denaro per la casa.
Dopo qualche tempo.
A. – Guarda, mi sono sbarazzato del mio randello, regalandolo ad uno che è meno incivilito di me; perché, tutto ben considerato, è un modo d'agire molto grottesco, quello di accopparsi con un bastone. Guarda questa sciabola, è ben più facile a maneggiarsi e ben più elegante. Sono così contento di intendermi tanto bene coi miei vicini e di vivere in pace con tutti.
B. (esaminando la sciabola) – Ma sì, è davvero una fortuna che siamo dei cristiani. Il cristianesimo è l'amore e la pace, perciò vado anch'io, per convenienza, a procurarmi una sciabola. Dopo tutto un randello è un po'… pagano.
Ancora qualche tempo dopo.
A. – Ehi! Vicino, vieni a vedere! Guarda, ho un fucile. Questo è infinitamente più efficace di una sciabola. Intanto lo serbo... poiché le nostre relazioni sono così pacifiche... Ma prendo con me il fucile.
B. (esaminando il fucile) – Bene! Vado a comperare un fucile anch'io.
Rientrato in casa, B. dice a sua moglie:
– Dammi qualche soldo per comperare un fucile.
La moglie – Sei pazzo? Un fucile? Se non ho nemmeno il denaro per comperare da vestire i bambini.
B. – Eh! Prendi in prestito un po' di denaro.
La moglie – Ma se non ho più nulla da dare in pegno.
B. – I nostri figli diventano più grandi e più forti, pagheranno bene il debito che facciamo e cederanno una parte del frutto del loro lavoro per pagare gli interessi.
I figli gridano: abbiamo fame.
B. – Tacete! Non posso soffrire il malcontento. Amo la libertà e permetto a ciascuno di voi di aver fame finché vuole, ma a patto che non si cominci a manifestare il malcontento.
La madre e i figli si mettono a piangere e per amore della pace B. amministra loro una buona dose di botte.
E così continua... la pace fra i due vicini.
 
[Almanacco sovversivo, 1916]