Alfredo M. Bonanno
Avanti tutti! E con le braccia e il cuore,
la parola e la penna, il pugnale e il fucile,
l'ironia e la bestemmia,
il furto, l'avvelenamento e l'incendio,
Facciamo.... la guerra alla società!...
Déjacque
Mettiamo da parte le attese, le titubanze, i sogni di pace sociale, i piccoli compromessi, le ingenuità. Tutto il ciarpame metaforico che ci viene fornito negli spacci del capitale. Mettiamo da parte le grandi analisi che tutto spiegano, fin nei minimi particolari. I libroni pieni di senno e di paura. Mettiamo da parte l'illusione democratica e borghese della discussione e del dialogo, del dibattito e dell'assemblea, delle capacità illuministiche dei capi mafia. Mettiamo da parte il senno e la saggezza che la morale borghese del lavoro ha scavato dentro i nostri cuori. Mettiamo da parte i secoli di cristianesimo che ci hanno educati al sacrificio e all'obbedienza. Mettiamo da parte i preti di ogni ordine e funzione, i padroni, le guide rivoluzionarie, quelle meno rivoluzionarie e quelle per niente rivoluzionarie. Mettiamo da parte il numero, le illusioni del quantitativo, le leggi del mercato, la domanda e l'offerta. Sediamoci un attimo sulle rovine della nostra storia di perseguitati e riflettiamo. Il mondo non ci appartiene, se ha un padrone e questo padrone è tanto stupido da desiderarlo, così come si trova, che se lo prenda, che cominci a contare le rovine al posto dei palazzi, i cimiteri al posto delle città, il fango a posto dei fiumi, la melma infetta al posto dei mari.