Brand [Enrico Arrigoni]
Da molto tempo si va reclamando il diritto al lavoro, il diritto al pane e, veramente, nel lavoro ci stiamo abbrutendo. Non siamo più che lupi alla ricerca del lavoro, di un lavoro “steady”, fisso, se ciò fosse possibile; e alla sua ricerca va il nostro affanno. Siamo a caccia continua, ossessionante, del lavoro. Questa preoccupazione, quest’ossessione anzi, ci opprime, non ci abbandona mai. E non è che si ami il lavoro. Tutt’altro; lo odiamo, lo malediciamo; ma non pertanto lo subiamo, lo inseguiamo anzi per ogni dove. E mentre lo imprechiamo, lo malediciamo pure perché ci sfugge, perché è incostante, perché ci abbandona dopo breve tempo, sei mesi, un mese, una settimana o solo un giorno. Ed ecco che all’indomani di ogni giorno, di ogni settimana, l’inseguimento riprende, con umiliazione alla nostra dignità d'uomini; affronto continuo alla nostra fame; scudisciata morale al nostro orgoglio d’individui pensanti, d'individui coscienti di questo affronto alla nostra dignità ed ai nostri diritti, di ribelli, di anarchici.