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Nell'era telematica, la carta stampata assomiglia ad un'anticaglia. Per chi preferisce la vivacità delle strade alla contemplazione nei musei, qui si possono trovare volantini, manifesti, adesivi, giornali e tomi, già impaginati, pronti per essere saccheggiati, scaricati, riprodotti e diffusi.

Guerra alla guerra

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Guerra alla guerra

Contro la guerra e la mobilitazione militare

Lo Stato russo sta cercando di conquistare l'Ucraina. Quello stesso Stato che ha contribuito a reprimere il movimento bielorusso verso la libertà e che, appena poche settimane fa, ha schiacciato la rivolta in Kazakistan coi suoi carri armati. Putin cerca di estendere il suo potere autocratico e di stritolare ogni movimento di ribellione o resistenza, all’interno e all’esterno dei suoi confini. Eppure, quando tutti i democratici occidentali cantano in coro la difesa della libertà e della pace, non è che un’ipocrisia orchestrata: sono gli stessi democratici ad imporre con la forza rapporti coloniali di potere e di sfruttamento attraverso le loro «operazioni di pace», cioè guerre di aggressione a colpi di droni e di bombe o di occupazioni di territori; gli stessi che riforniscono d’armi i dittatori e i carnefici; gli stessi che sono direttamente o indirettamente responsabili dei massacri di rifugiati e insorti, giurando oggi solo per la pace. Una pace sacra in Europa, che del resto non esiste come promesso da 70 anni, e che ha sempre significato guerra nei paesi globalizzati del Sud — attraverso guerre per procura, attraverso forniture di armi, attraverso le frontiere e il colonialismo. Se l'Occidente sostiene pienamente l'Ucraina, è perché è un suo alleato.
Siamo disgustati da entrambe le parti di questa guerra: invece di posizionarci da una parte o dall'altra, ci opponiamo a tutti gli eserciti statali e alle loro guerre — detestiamo non solo i loro massacri, ma anche la loro obbedienza da cadavere, il loro nazionalismo, il fetore da caserma, la disciplina e le gerarchie. Assumere una posizione contro ogni forma di militarismo e di Stato non significa rifiutare di prendere le armi...

Dardi 8

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Dardi 8

Ogni sostanziale mutamento del sistema tecnico comporta una trasformazione non solo dell’apparato produttivo ma anche del contesto sociale e culturale. Allo stesso modo questo ragionamento potrebbe
essere applicato all’inverso, ma in questa sede non c’è alcun interesse a discutere di cosa avvenga prima e cosa invece segua di conseguenza.
L’importante è prendere in considerazione questa premessa. Quando il paradigma attraverso cui sono gestiti i processi produttivi si modifica, ciò ha delle conseguenze anche per chi desidera un mondo altro.

Libertà per Claudio Lavazza

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Libertà per Claudio Lavazza

Il 7 gennaio 2022 inizierà un periodo di solidarietà con il compagno anarchico Claudio Lavazza. Sequestrato prima dallo Stato spagnolo e poi da quello francese, ha già scontato 25 anni di carcere e nonostante sarebbe dovuto essere liberato già l'11 dicembre scorso, la procuratrice di Mont de Marsan che segue il suo caso, emissaria della vendetta di Stato, continua a tenerlo dietro le sbarre.
Per sensibilizzare alla solidarietà verso il nostro compagno è stato stampato un manifesto a carattere internazionale (al momento in italiano, spagnolo, inglese e francese). Chi lo condivide e volesse diffonderlo, può chiedere copie e informazioni alla mail:
Inoltre è molto importante non lasciare solo Claudio in questo momento e non farlo apparire isolato agli occhi dei suoi aguzzini; mettiamo di seguito il suo nuovo indirizzo, pensiamo sia essenziale scrivergli:
 
Claudio Lavazza
n. ecrou 11818, CD 1 cellule 5, 1D
CP de Mont-de-Marsan
Chemin de Pémégnan
BP 90629
40000 Mont de Marsan (FRANCE)

 
Solidarietà e libertà per Claudio Lavazza!
Libertà per tutti e ognuna!

Alcuni anarchici solidali

Come distruggere un'antenna-ripetitore?

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Come distruggere un'antenna-ripetitore?

Ricetta per un’antenna di telefonia mobile di dimensioni standard, utilizzata da due o tre gestori telefonici. Di solito, sulla parte anteriore della struttura c’è un pannello che indica le aziende che la gestiscono.
 
Ingredienti:
- 2 o 3 compagni/e
- Attrezzi per entrare (tronchese, piede di porco, ecc.)
- Guanti, qualcosa per coprirsi il viso, vestiti puliti, un cappello, berretto o cappuccio (per limitare le tracce di DNA)
- Carburante (500 ml di alcool bianco o di cherosene, piuttosto che benzina)
- Carburante (100 ml di benzina)
- Vari accendi-fuoco e accendini, un lungo bastoncino o asticella (fino a 4,5 metri)
- Stracci robusti o strofinacci (per assorbire il carburante)
- Un piccolo pneumatico (di carriola, di quad, di moto, ecc.) facile da trasportare in uno zaino

Filo scoperto

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Filo scoperto

per scaricare i pdf: filoscoperto.noblogs.org

Potrei...

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Potrei, ma non voglio!

La religione del dominio

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La religione del dominio

due giorni sullo scientismo e le tecnologie di controllo 

 
31 ottobre – 1 novembre 
 
Circolo “Amici del Cels” borgata Morlière – Cels, Exilles (TO) 
 
 
31 ottobre, ore 17 proiezione del documentario 
Fissate le luci, miei cari! di Jordan Brown (2017) 
 
 
1 novembre, ore 17 presentazione del libro 
Contro lo scientismo di Pierre Thuiller, S-edizioni (2020) 
 
 
 
 
a cura de Il cigno nero – https://cignonero.noblogs.org

Sterpaglia

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Sterpaglia febbraio21

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