Brulotti

La Madonna che piange

A. C.

 

[…]
I preti, Mazzini, quante ne raccontano i preti? A Roma per mettere paura alla gente facevano girare la voce che le statue di pietra voltavano la testa per lo schifo nei confronti della repubblica [1849], e pure che le madonne piangevano. È vero, Mazzini? E sappiate che io ci credo che la Madonna piangeva. Anch’io sarei commosso fino alle lacrime se mi dicessero che il papa se n’è andato. Anch’io piangerei per la commozione se sapessi che a Roma si fa la rivoluzione.
Così me l’immagino la Madonna che piange. Ma pure la Madonna che ride, che balla e che canta. La Madonna che mangia, che beve e che dorme. E non solo la Madonna che partorisce e allatta, ma pure la Madonna che scopa e abortisce. La Madonna che spara, che si difende, la Madonna col fucile e la cartucciera, la Madonna sulle barricate, la Madonna con le bombe in mano come certi cristi e certe madonne che riempiono le bottiglie di benzina e le tirano contro Erode e Pilato. La Madonna tra i lacrimogeni che vomita e sviene. La Madonna bastonata in questura, la Madonna in galera, la Madonna all’ufficio matricola senza mutande con la guardia che s’infila il guanto di plastica per la perquisizione anale, la Madonna ammucchiata insieme ad altre dieci madonne in dieci metri quadrati di cella. La Madonna che fa la domandina per un pezzo di sapone, la domandina per una coperta pulita, la domandina per un lenzuolo lavato, la domandina per una federa senza cimici, la domandina per una tenda che copra il buiolo per non pisciare davanti ai farisei. La domandina per un rotolo di carta igienica, la Madonna che si pulisce il culo, la Madonna che odia e bestemmia.
Insomma, la Madonna che è solo una donna. La Madonna senza ma.

[2012]