Une idée formidable

Ostrogoto [fr]

Une idée formidable

Un fait divers local. On ne sait pas quand, on ne sait pas qui, on ne sait pas pourquoi, mais on sait où. Et cela suffit pour ouvrir le cœur, même si ce qui s’est passé ne semble pas avoir eu beaucoup de succès. Mais, on le sait bien, pour certaines choses, c’est l’idée qui compte.

Pensiero stupendo

Brulotti

Pensiero stupendo

Un fatto di cronaca locale. Non si sa quando, non si sa chi, non si sa perché, si sa solo dove. E ciò basta per aprire il cuore, anche se ciò che è successo pare non abbia avuto molto successo. Ma, come si sa, in certe cose è il pensiero che conta.

Un pensiero come quello che lo scorso fine settimana qualcuno ha lasciato sul muro di cinta di una ditta, alla periferia di Lecce. Non era un manifesto, né una scritta, no, era una pentola piena di benzina con attaccate un paio di bombolette di gas, il tutto corredato da un innesco rudimentale forse difettoso. Una grande fiammata c'è stata, l'esplosione no. Nel darne notizia, gli organi di informazione locali non sanno specificare quando ciò sia avvenuto. Boh, tra venerdì 24 aprile sera a lunedì 27 aprile mattina? Non dicono nemmeno chi possa essere stato, e per quale motivo. Boh, un atto di intimidazione o di ritorsione da parte di qualche malavitoso o squilibrato? In compenso sono stati molto precisi sul dove si sia verificato: in via del Platano 7, nel rione Castromediano, sede della Parsec 3.26. 
Ma di cosa si occupa codesta Parsec 3.26? È un'azienda informatica specializzata in tecnologie digitali per la pubblica amministrazione. Ad esempio, ha creato il software usato dalla polizia e dalle banche per il riconoscimento facciale di chi viene ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. Ah, tutto qui?

Per ogni crimine che non ho commesso

Miraggi

Per ogni crimine che non ho commesso

Senna Hoy
 
È stato già detto: i poeti pronti a salire sulle barricate, così come gli insorti dediti alla fantasticheria, si contano sulla punta delle dita. Ma cosa rimane del loro tentativo di unire il sogno all'azione? Un Benjamin Péret viene ricordato più per i suoi versi che per le sue fucilate (troppo effimere?), un Renzo Novatore viene ricordato più per la sua pistola che per la sua penna (troppo sgraziata?). Nonostante il senso della loro vita urli tutt'altro, vengono considerati soltanto un poeta e un bandito. Chissà se proprio per questo motivo quasi nessuno ricorda più Senna Hoy, il «romantico teppista» che fu al tempo stesso precursore dell'espressionismo tedesco e protagonista degli ultimi sussulti della rivoluzione anarchica russa del 1905 — è forse impossibile archiviarlo sotto una singola voce?

Disarmare

Brulotti

Disarmare

Gli Stati si armano. Anzi, sviluppano e moltiplicano i loro armamenti da guerra. La guerra si prepara nella pace. Le nazioni attualmente sono in stato di pace. Ma la pace apparente d’oggi è molto più pericolosa e minacciosa della guerra di ieri. È un periodo di pace in cui non si pensa e non si lavora che per scatenare e potenziare la prossima guerra. Tutti gli Stati vogliono e preparano la guerra. Tutti i governanti e tutti i militarismi pensano alla guerra. A che servirebbero gli eserciti se non si dovessero fare più guerre? Tutti i popoli lavorano febbrilmente per la guerra. 
A chi è utile la guerra? Alle dinastie, alle caste militari, ai finanzieri, ai capitalisti, ai fornitori.
A chi è dannosa la guerra? Al proletariato, ai lavoratori tutti. Ma chi arma la guerra è il proletariato.

Ad alta voce

Brulotti

Ad alta voce

Altrove. Pandemia globale e accettazione sociale. Nessun Gran Confinamento nei Paesi Bassi, in Svezia e in Germania. Autodisciplina? Scienziati lunatici? Chiari interessi economici di fronte alla Cina o agli Stati Uniti che non si sono affatto fermati? Tanto meno un Gran Confinamento prolungato in altri continenti, dove la sopravvivenza nell'economia informale non è sufficientemente garantita dalle briciole statali. Là c'è il coprifuoco di notte o dal pomeriggio ma si lascia sopravvivere di giorno, là si cerca di confinare alternando, una settimana su due, uomini o donne, prima una zona poi un'altra... Là come dappertutto lo Stato improvvisa senza dirlo, militarizza per mantenere il potere, scientifizza come gli viene, propaganda per indorare la pillola. Spettri di moti per fame. Spettri di guerre civili. Gestione autoritaria pragmatica che si adatta in base alla resistenza che pensa di trovarsi davanti. Là come qui, d'altronde.

(Non) Ci sono paragoni?

Brulotti

(Non) Ci sono paragoni?

«Tra l'11 giugno 1940 e il 1 maggio 1945, durante la seconda guerra mondiale, a Milano persero la vita sotto i bombardamenti 2 mila civili, in 5 anni; per il coronavirus, in due mesi, in Lombardia ci hanno lasciato 11.851 civili, 5 volte di più... Un riferimento numerico clamoroso»
Domenico Arcuri, 18 aprile 2020
 
In effetti, ha proprio ragione. Il riferimento numerico avanzato ieri mattina dal commissario all'emergenza è davvero clamoroso. Pure noi ne siamo rimasti impressionati. Va da sé che lo scopo del funzionario, come dei vari mass-media che ne hanno ripreso ed amplificato le parole, è solo quello di aggiungere paglia sul fuoco della retorica bellica con cui il governo intende raggiungere un'unità nazionale altrimenti impensabile. Ma questo confronto fra i bombardamenti del passato e la pandemia del presente è interessante da molti punti di vista, oseremmo quasi dire rivelatore. Ecco perché vale la pena soffermarvisi un attimo. Ma solo un attimo, sia chiaro. Sul bordo del baratro, troppe vertigini potrebbero fare male. 

Lo Stato con la mascherina

Brulotti

Lo Stato con la mascherina

Miguel Amorós
 
Il nemico pubblico designato dal sistema è l'individuo disobbediente, l'indisciplinato che ignora gli ordini unilaterali impartiti dall'alto e rifiuta il confinamento, che non accetta di restare in ospedale e non mantiene le distanze. Colui che non è d'accordo con la versione ufficiale e che non crede alle sue cifre. È ovvio che nessuno rimprovererà ai responsabili di aver lasciato il personale sanitario e curante senza dispositivi di protezione e gli ospedali con un numero insufficiente di letti e di unità di terapia intensiva, né ai pezzi grossi di essere responsabili della mancanza di test diagnostici e di respiratori, né ai dirigenti amministrativi di aver trascurato gli anziani nelle case di riposo. Non verrà puntato il dito nemmeno contro gli esperti della disinformazione, o gli uomini d'affari che speculano sulle serrate, o gli assicuratori avvoltoi, o coloro che hanno beneficiato dello smantellamento della sanità pubblica o che commerciano con la salute e le multinazionali farmaceutiche... L'attenzione sarà sempre deviata, o meglio telecomandata verso altri aspetti: l'interpretazione ottimistica delle statistiche, l’occultamento delle contraddizioni, i messaggi governativi paternalistici, l'istigazione sorridente alla docilità da parte dei personaggi dei media, i commenti umoristici delle banalità che circolano sui social network, la carta igienica, ecc. L'obiettivo è che la crisi sanitaria sia compensata da un livello più elevato di addomesticamento. Che il lavoro dei dirigenti non venga messo in discussione per un nonnulla. Che si sopporti il male e che s'ignorino coloro che l’hanno scatenato.

Eterno apprendistato

Brulotti

Eterno apprendistato

«Su tutti i piani: politico, morale, spirituale, materiale,
si sperimenterà ciò che c’è dietro il progresso: la morte.
Che sfida!
O l'Auschwitz della natura
O la Stalingrado dell'industria
Ogni predica è inutile. Il progresso si fermerà solo da sé,
grazie alle catastrofi che provocherà»
 
Così scriveva a metà degli anni 70 un poeta svizzero, il cui nome non compare nella lista dei precursori della pedagogia delle catastrofi tanto cara ai sostenitori della Decrescita. Il loro indiscusso maestro Serge Latouche si è sempre dichiarato ottimista a proposito della capacità dei disastri di risvegliare la coscienza; sì... ma quale?

Delaciones y lecciones

Ostrogoto [es]

Delaciones y lecciones

La noticia de ayer es que, según una encuesta, el 72% de los italianos cree que es correcto denunciar a la policía a los que no respetan las prohibiciones antipandemia. Cualquier reunión o celebración en las casas de los vecinos debería ser denunciada.

You’ll never riot alone

Ostrogoto [de]

You’ll never riot alone

Heute gibt es auf der ganzen Welt eine weitere Pandemie. Die WHO befasst sich überhaupt nicht mit dieser, da sie nicht in ihrer Zuständigkeit liegt und die Medien versuchen, sie zum Schweigen zu bringen oder zu minimieren. Aber die Regierungen der ganzen Welt sind besorgt über das damit verbundene Risiko. Diese Pandemie breitet sich im Fahrwasser des biologischen Virus aus, das momentan die Krankenhäuser füllt. Sie ist kurz gesagt parallel dort zu finden, wo Covid-19 vorbeikommt. Auch sie raubt einem den Atem.

In Corpore Vili

Ostrogoto [en]

In Corpore Vili

Here we go. A few hours ago the nationwide state of (health) emergency has been declared. Almost total lockdown. Almost deserted streets and squares. Forbidden to leave the house without a reason considered valid (by whom? by the authorities, of course). Forbidden to meet and hug. Forbidden to organize any initiative requiring even a minimum of human presence (from parties to rallies). Forbidden to be too close to anyone. Suspension of all social life.

Fidatevi

Brulotti

Fidatevi

Jacques Ellul

 

È ovvio, le centrali atomiche sono del tutto affidabili. È ovvio, i missili ammassati, i sottomarini e i razzi, le bombe al neutrone e quelle all'idrogeno, i prodotti tossici al di fuori della guerra, i fusti e i contenitori di scorie radioattive e diossina, i cumuli di piombo e mercurio, lo strato sempre più spesso di anidride carbonica, tutto ciò non è pericoloso. Non più, ci verrà detto, di quanto lo fossero i gas dell'illuminazione nel 1850 o le prime ferrovie.


Poveri imbecilli traditori del progresso che non siamo altro, non abbiamo capito nulla.
 
Fidatevi. Fidatevi quindi degli scienziati, dei laboratori, degli uomini di Stato, dei tecnici, degli amministratori, degli urbanisti, che vogliono tutti solo il bene dell'umanità, che tengono bene in pugno il dispositivo e conoscono la giusta direzione.
Fidatevi degli analisti, degli informatici, degli igienisti, degli economisti, dei guardiani della Città (oh Platone, adesso li abbiamo!).


Fidatevi, perché la vostra fiducia è indispensabile a questa stregoneria.

Délations et leçons

Ostrogoto [fr]

Délations et leçons

C’est une info qui est tombée hier, selon laquelle près de 72% des Italiens pense —d’après un sondage—  qu’il est juste de dénoncer aux forces de l’ordre les personnes qui ne respectent pas les interdictions anti-pandémie. Seraient notamment dénoncés les éventuels rassemblements ou fêtes de voisins chez eux. Presque trois Italiens sur quatre espionneraient donc les comportements de leurs voisins, prêt à appeler la police lorsque quelqu’un a l’audace de se rencontrer et se divertir entre amis ? Et que dire de tous ces potentiels assassins qui osent aller courir, faire sortir le chien, offrir de l’air libre aux enfants pour jouer —peut-être même avec leurs copains— ?

You'll never riot alone

Ostrogoto [fr]

You'll never riot alone

Une autre pandémie est aujourd’hui en cours sur toute la planète. L’OMS ne s’en occupe pas le moins du monde, ce n’est pas de sa compétence, et les médias tentent de la passer sous silence ou de la minimiser. Mais les gouvernements du monde entier sont préoccupés par le risque qu’elle implique. Cette pandémie est en train de se diffuser dans le sillage du virus biologique qui remplit aujourd’hui les hôpitaux. Elle se répand là où passe le Covid-19, en somme. Elle coupe également le souffle. La peur de la contagion est en effet en train de provoquer la contagion de la rage. Les premiers symptômes de malaise ont tendance à s’aggraver, se transformant d’abord en frustration, puis en désespoir, et enfin en rage. Une rage suite à la disparition, sur décret sanitaire, des dernières miettes de survie qui restaient.

Delazioni e lezioni

Brulotti

Delazioni e lezioni

 
È notizia di ieri che — secondo un sondaggio — il 72% degli italiani ritiene sia giusto segnalare alle forze dell’ordine chi non rispetta i divieti anti-pandemia. In particolare andrebbero segnalati eventuali assembramenti o festeggiamenti nelle case dei vicini.
Quasi tre italiani su quattro spiano i comportamenti dei loro vicini, pronti a chiamare la polizia se qualcuno ha l'ardire di incontrarsi e divertirsi con gli amici?
E che dire di tutti quei potenziali stragisti che osano andare a correre, portare a spasso il cane, far giocare i propri figli — magari con gli amichetti — all'aria aperta?
È notizia di oggi quanto accaduto in Calabria ad un esemplare di questo 72%, il quale aveva postato in rete un video che ritraeva uno dei tanti controlli «per il contenimento epidemiologico» che avvengono per le strade. In questo video aveva ripreso... ehm, come dire…

... quando la Peste tira giù ogni cosa

Brulotti

La maniera da tenersi per non aver paura, quando la Peste tira giù ogni cosa

Etienne Binet
 
Composto nel 1628 in una Francia devastata dal flagello, l'opuscolo Sovrani et efficaci rimedi contro la peste e morte subitanea del padre gesuita Etienne Binet deraglia dai binari della letteratura spirituale dolorista. Lungi dal fare una mera apologia della sofferenza, Binet cerca piuttosto di risvegliare lo spirito del lettore all'opportunità scaturita dalle disgrazie dell'epoca. Un ottimismo radicale corre attraverso le sue pagine, ispirate da un certo candore nella fede. Non potendo Dio volere il male, la peste nella sua distruttiva implacabilità deve essere decifrata come un segno — un messaggio rivolto all'umanità al fine di rimetterla sulla via smarrita. Lo stralcio che presentiamo è tratto dall'edizione italiana, pubblicata nel 1656.

Sull'immunità di gregge

Brulotti

Sull'immunità di gregge

 
Non si può negare che quanto sta accadendo in tutto il mondo non abbia perlomeno avuto il merito di far capire cosa si intenda quando si parla di immunità di gregge. Ci sembra un concetto rivelatore, in grado di far cogliere perfettamente la sua ambivalenza di significato. Non ci stiamo riferendo alla sua accezione medica, ovviamente, ma a quella sociale. In campo sanitario è quasi patetico il suo utilizzo, una vera e propria mistificazione che alimenta la confusione promettendo un'immunità che non può esserci. L'immunità, quella vera, è infatti una condizione accertata e perenne che può essere acquisita soltanto in maniera naturale, passando attraverso la malattia (non qualsiasi malattia, però). Con la vaccinazione si ottiene l'esatto opposto. Nella migliore delle ipotesi si cerca di evitare la malattia costituendo in maniera artificiale una difesa biologica, insuperabile solo fino a prova contraria, e che per di più è spesso e volentieri momentanea. È al tempo stesso un amuleto contro la malattia e un rimedio alla pigrizia, una scorciatoia industriale al lungo sforzo di alzare le proprie difese immunitarie. Avete presente quelli che per «tenersi in salute» inghiottono pillole su pillole, piuttosto che fare la fatica di conoscersi e prendersi cura di sé?