«Ottenere molto a partire da poco»

Intempestivi

«Ottenere molto a partire da poco»

È lo slogan di presentazione dell'Istituto Nazionale di Criminalistica e Criminologia di Bruxelles, il suo obiettivo primario, il suo biglietto da visita. Sorta nel 1992, questa istituzione federale dipendente dal ministero della Giustizia è incaricata tra l’altro di analizzare, identificare ed archiviare le fibre tessili e le tracce biologiche presenti sulle scene dei crimini al fine di individuarne i responsabili. In poche parole, la scienza al servizio della polizia. Per molti malcapitati, le provette esaminate nei dieci laboratori ospitati da questo istituto aprono prima gli scantinati delle questure e poi le celle delle galere.
La sede dell'INCC è a Neder-Over-Heembeek, quartiere a nord della capitale europea. Protetti solo da un sistema di video-sorveglianza, gli edifici dell'istituto di notte vengono lasciati completamente deserti. Nessuna guardia giurata, nessun custode, nessuna pattuglia.

La rivoluzione anarchica

Brulotti

La rivoluzione anarchica

Renato Souvarine

È gran tempo di apprendere dall'esperienza che i partiti autoritari non sono, per loro natura e definizione, rivoluzionari. Essi non vogliono la rivoluzione. Essi tendono alle rivoluzioni politiche, alla successione dei poteri. Ogni contatto o accordo con essi, per una rivoluzione purchessia, è una abdicazione dell'Anarchismo, a vantaggio dell'Autorità.
«Ma è impossibile realizzare l'Anarchia direttamente e immediatamente, perché le masse non sono anarchiche!», ci si obietta.
Ragione per cui gli anarchici devono far da anarchici fino alla realizzazione dell'Anarchia, dichiarandosi in rivoluzione in permanenza. Tale è il loro compito.
Il fallimento, o il riassorbimento di tutte le rivoluzioni da parte dell'Autorità, ci prova appunto che «all'infuori dell'Anarchia non c'è Rivoluzione»; ma cambiamento di basto e di padrone.

Informatori e informazione

Brulotti

Informatori e informazione

Intervista con Lauren Regan
 
Avvocatessa ed attivista, Lauren Regan è fondatrice e direttrice del Civil Liberties Defense Center, con sede a Eugene, in Oregon.
Nel corso della sua attività ha difeso centinaia di persone colpite dalla repressione per le loro lotte contro lo Stato e il dominio. Fra queste, alcuni imputati del processo contro gruppi ambientalisti radicali come l'ELF e l'ALF nell'ambito dell'inchiesta denominata «Green Scare».
In tale inchiesta hanno giocato un ruolo fondamentale i pentiti e gli infiltrati presenti in quei gruppi, sui quali si concentra questa intervista, e le risposte di Lauren Regan — nonostante le differenze di approccio e di linguaggio — non mancano di offrire notevoli spunti di riflessione, al di là di alcune affermazioni alquanto discutibili.

Désarticuler le monde de l’autorité

Ostrogoto [fr]

Zurich (Suisse) : désarticuler le monde de l’autorité

Un mois est passé depuis l’attaque de l’antenne de Zurich—Waidberg, un mois de silence suspicieux du côté des médias et des autorités. Ce n’est que la semaine dernière qu’ont commencé à sortir les premiers détails, et on apprend par les médias que l’antenne en question n’était rien moins que le système radio d’urgence de la police de Zurich, qui devrait entrer en fonction au cas où le système radio normal ne fonctionnerait plus. Les câbles à la base de cette antenne ont été livrés aux flammes, causant des centaines de milliers de francs suisses de dommages, et la mettant hors service "pendant plusieurs jours", et on apprend aussi qu’un mandat d’arrêt international a été émis contre le compagnon recherché.

Disarticolare il mondo dell'autorità

Fuoriporta

Disarticolare il mondo dell'autorità / Paralizzare tutto

È passato un mese dall'attacco incendiario dell'antenna di Zurigo-Waidberg, un mese di silenzio sospetto da parte di media ed autorità. Solo la scorsa settimana sono cominciati ad emergere i primi dettagli, e dai media apprendiamo che l'antenna in questione era nientemeno che il sistema radio di emergenza della polizia di Zurigo, che dovrebbe entrare in funzione nel caso in cui il normale sistema radio non funzionasse. I cavi alla base di quell'antenna sono stati dati alle fiamme causando danni per centinaia di migliaia di franchi e mettendola fuori uso per «diversi giorni», e un mandato d'arresto internazionale è stato emesso contro il compagno ricercato.
Alla luce di questi nuovi fatti, il silenzio che è seguito a questo sabotaggio non ci sorprende. Con questo attacco è stato toccato un nervo scoperto che ha messo in imbarazzo l'intera forza di polizia della città di Zurigo, evidenziandone la vulnerabilità.

Nessun pensi

Brulotti

Nessun pensi

Un migliaio di anni fa. Nel 1006 Fulberto venne nominato vescovo di Chartres — sua città natale. Può essere considerato il fondatore di quella Scuola cattedrale di Chartres destinata a diventare uno dei più grandi istituti culturali dell'epoca, dove non veniva insegnata solo la teleologia, ma anche la filosofia, la geometria, la medicina. Per due secoli Chartres fu il centro della vita culturale della Francia, primato che perse all'inizio del XIII secolo con la nascita dell'Università di Parigi. Ma alle idee, quando cominciano a circolare, non è facile mettere la museruola. Spesso gli inchini davanti agli altari e ai troni non bastano. Non sorprende quindi che Chartres abbia dato i natali anche al filosofo e teologo Aumary de Bène, insegnante di logica a Parigi, assai più noto come quell'Amalrico che fu accusato di eresia nel 1204 ed i cui seguaci (gli «amauriani» o «amauriciani») vennero mandati al rogo dalla Chiesa per via del loro panteismo.
Mille anni dopo la cittadina di Chartres rischia di fare nuovamente scuola.

Difendo Anarchia

Miraggi

Difendo Anarchia

Katerina Gogou
 

Come attrice, Katerina Gogou (1940-1993) non ha fatto parlare molto di sé nell'ambiente del cinema, avendo recitato sì in numerosi film ma (quasi) sempre con ruoli da comparsa. Ma come poetessa, era e rimane la bestia nera della letteratura moderna greca. Nata sotto l'occupazione nazista, passata attraverso il regime dei colonnelli e la Resistenza, ha dato voce all'anima nera del quartiere Exarcheia di Atene, vivendone e cantandone la rivolta anarchica e la disperazione umana. Nelle sei raccolte di poesie da lei pubblicate c'è spazio solo per questo suo mondo, il sottobosco fatto di prostitute, drogati, pazzi, fuorilegge, sovversivi. Dopo aver a lungo contribuito alla rinascita del movimento anarchico greco, Katerina Gogou trascorse i suoi ultimi anni dentro e fuori le cliniche psichiatriche. Morì per una overdose di pillole e alcol; ai suoi funerali parteciparono migliaia di persone.

Le 9 juin à Santiago du Chili…

Ostrogoto [fr]

Le 9 juin à Santiago du Chili…

Jeudi 9 juin 2016 à Santiago s’est déroulée une manifestation de 150 000 étudiants et lycéens, préparée depuis des semaines et organisée par la Confédération des Etudiants du Chili (Confech), afin de réclamer des améliorations du système éducatif. Ce qui devait n’être qu’une énième protestation réformiste a pourtant été marqué par un événement inattendu, la joyeuse contribution d’incontrôlés qui ont saisi l’occasion pour apporter leur petite touche qualitative. Des pillages de magasins tout au long ? Non, cela ne fut pas le cas, malgré une tentative contre une pharmacie. Des saccages incendiaires de bus du Transantiago, comme cela se produit lorsque des enragés s’invitent au bal ? Non, pas plus. Peut-être alors quelques barricades enflammées avec des manifestants cagoulés armés de frondes et de molotovs juste derrière, comme cela arrive régulièrement ? Non, peut-être une autre fois. Malgré tout, ce ne fut pas juste une grande manifestation avec sa petite partie émeutière s’en donnant à cœur joie en lancers de pierres contre les carabiniers. Quelque chose d’un peu différent s’est passé ce jour-là, une figure mythique et symbolique a été détruite publiquement, grâce à un simple pas de côté impromptu.

Il 9 giugno a Santiago del Cile...

Fuoriporta

Il 9 giugno a Santiago del Cile...

Giovedì 9 giugno 2016 a Santiago si è svolta una manifestazione di 150.000 studenti e liceali, preparata da settimane e organizzata dalla Confederazione degli Studenti del Cile (Confech) per rivendicare miglioramenti al sistema educativo. Quella che doveva essere solo l’ennesima protesta riformista è stata però segnata da un evento imprevisto, il gioioso contributo di alcuni incontrollabili che hanno colto l'occasione per dare il loro piccolo tocco qualitativo. Negozi saccheggiati lungo tutto il percorso? No, non si è trattato di questo, nonostante un tentativo contro una farmacia. Devastazioni incendiarie degli autobus di Transantiago, come accade quando degli arrabbiati si invitano al ballo? No, nemmeno. Allora forse qualche barricata in fiamme a protezione di manifestanti incappucciati armati di fionde e molotov, come accade regolarmente? No, magari un'altra volta. Nonostante tutto, non si è trattato solo di una grande manifestazione con la sua piccola parte di sommossa che si è messa con gioia a lanciare pietre contro i carabinieri. Qualcosa di un po' diverso è successo quel giorno, una figura mitica e simbolica è stata distrutta pubblicamente, grazie ad un semplice passo di lato improvvisato.

La répression et ses contours

Ostrogoto [fr]

Zurich (Suisse) : La répression et ses contours

La répression est un événement très difficilement évitable pour ceux qui luttent pour la subversion de la société. Lorsqu’on lutte pour notre liberté, on se trouve rapidement confrontés à l’Etat et à ses différents appareils répressifs : des flics dans la rue aux tribunaux, et jusqu’aux prisons.
Le fait de se retrouver un jour incarcéré est une triste perspective que nous devons toujours prendre en compte en tant que révolutionnaires. Si la répression frappe d’abord des compagnons particuliers, on ne doit pourtant pas oublier que son objectif n’est pas simplement d’emprisonner ou de "punir" ceux qui ont franchi certaines lignes, mais aussi celui d’arrêter ou de ralentir. des dynamiques, des luttes et des projets. C’est de cet aspect moins évident dont je veux parler ici.

La repressione e i suoi contorni

Brulotti

La repressione e i suoi contorni

 

La repressione è un avvenimento particolarmente difficile da evitare per coloro che lottano per la sovversione della società. Quando si lotta per la nostra libertà, ci si ritrova ben presto a scontrarsi con lo Stato e i suoi diversi apparati repressivi: dagli sbirri nelle strade ai tribunali, fino alla prigione.
La possibilità di finire un giorno in carcere è una triste prospettiva con cui dobbiamo sempre fare i conti, in quanto rivoluzionari. Se la repressione colpisce prima determinati compagni, non dobbiamo tuttavia dimenticare che il suo obiettivo non è meramente di imprigionare o di “punire” chi ha oltrepassato certi limiti, ma anche di arrestare o di ostacolare delle dinamiche, delle lotte, dei progetti. È proprio questo aspetto meno evidente che intendiamo trattare qui.

Anno duemila

Brulotti

Anno duemila

Bernard Charbonneau

Il 6 agosto 1945 una dichiarazione del presidente degli Stati Uniti, Truman, seguita da una dichiarazione dell'ex-primo ministro britannico, Winston Churchill, annunciava che l’aviazione americana aveva usato per la prima volta la bomba atomica. Un solo ordigno lanciato sul porto militare giapponese di Hiroshima aveva annientato gran parte della città. Il fumo dell'esplosione, visibile da 200 km, era salito fino a 23 km di altezza. I capi di Stato prevedono l'impiego di bombe ancor più potenti.
Devo prima di tutto proclamare il carattere prodigioso dell'avvenimento. Per una volta, l'importanza dell'incidente storico è direttamente correlata al suo potere di sensazione. Una luce folgorante ci illumina lungo il cammino del mondo in cui viviamo; il solo pericolo è restarne abbagliati. Non si passa impunemente dal piano di vita quotidiana a quello da romanzo di fantascienza, dalla lotta quotidiana per il cibo all'Apocalisse.

19 luglio 1936

Brulotti

19 luglio 1936

Kryralina - Eduardo de Guzman
 

19 luglio. Fa giorno. I bandi militari sono stati strappati. Gli aeroplani rombano nel cielo di Barcellona. La fucileria, in ogni parte della città, è enorme. Finalmente, i fascisti mostrano la faccia. La battaglia minaccia di essere dura e vasta. Le armerie sono invase; i vetri infranti ingombrano le strade. Si distribuiscono armi corte, lunghe, schioppi da caccia, pistoloni del tempo di Maria Cristina, rivoltelle da ragazzi, pugnali, coltelli, in una parola, tutto ciò che può servire a combattere.