Il Parlamentarismo

Brulotti

Il Parlamentarismo

Charles Albert

La critica al parlamentarismo è stata fatta in tantissime maniere.
Alcuni hanno calcolato in modo ingegnosissimo come i nostri sistemi di rappresentanza e di maggioranze siano impotenti ad esprimere l'opinione dela maggioranza. Io non so se questi calcoli siano esatti; ma vi sono purtroppo tantissimi casi in cui le opinioni della maggioranza degli eletti vanno in perfetto accordo con quelle della maggioranza degli elettori, e tali opinioni non son di quelle che ci fanno onore.
Altri hanno dipinto con colori assai foschi e quasi sempre esatti l'ignobile mercato delle coscienze, i cinici e sfrontati contratti, le epoche delle declamazioni ciarlatanesche, degli incensamenti, delle menzogne, epoche in cui si matura ciò che si chiama la nostra rappresenranza nazionale. Ma non indugiamo in questo lato della questione. Facciamo conto, se volete, che sia questa semplicemente la parte brutta inerente a qualunque impresa umana.
È stato detto che i parlamenti sono basse officine di affari, in cui non si trattano seriamente che gli interessi del commercio e del denaro.

John Brown

Autopsia

Apologia per John Brown

Henry David Thoreau

Confido che mi perdonerete, se sono qui. Io non vorrei imporvi le mie opinioni ma sento che qualcosa viene imposto a me stesso. Per quanto poco io sappia del Capitano John Brown, sarei felice di dare il mio contributo per correggere il tono e le dichiarazioni dei giornali, per quanto riguarda il suo carattere e le sue azioni. Non ci costa niente essere giusti. Possiamo almeno esprimere la nostra simpatia e la nostra ammirazione per lui e i suoi compagni, e questo è quello che ora mi propongo di fare.
Per quanto riguarda la sua storia, prima di tutto, cercherò di sorvolare, per quanto posso, su ciò che di lui voi già conoscete per averlo letto. Non occorre che vi descriva la sua persona fisica, perché probabilmente la maggior parte di voi l’ha visto, e non la dimenticherete tanto presto.

Desiderio senza fine

Miraggi

Il desiderio del desiderio senza fine

Joyce Mansour

Non temo la collera delle stanze segrete
Né la mascella feconda dell'esercito carnivoro
Nessun uomo con me mette il suo piede
Sul pendio carbonizzato dall'odio
L'albero immerso passa al suono della cetra seducente
Mi vendicherò della tua radice con narici purpuree
La Vedova Nera chiuderà le sue labbra di pietra
Sul tuo grande nervosismo
Casto squarcio di sonno
Non riuscirai a sfuggirmi

I comunisti e gli atti di rivolta

Brulotti

I comunisti e gli atti di rivolta

dottor Kilbaltchick (Renato Souvarine)

«È possibile che l'atto di Milano sia stato quello d'un rivoltoso. Quando una banda al potere come quella delle camicie nere soffoca una nazione intera, schiaccia tutta una classe, e la più infelice, riempie le città e le campagne dei suoi attentati quotidiani, delle sue minacce, delle sue crudeltà, è fatale che l'atto individuale sorga come rappresaglia.
L'altro ieri, Roma; ieri, Bologna; oggi, Milano: domani, altrove!
Si è disperso, polverizzato i partiti, i gruppi politici, i sindacati, le associazioni anche borghesi: ci si è lusingati di spegnere sino all'ultima speranza di liberazione.
Allora, come sempre nella storia, i Napoleoni, gli Zar, i Mussolini sono presi di mira...»
Chi scrive queste belle e alte parole di chiara comprensione storica e di giustificazione, improntate alle leggi della casualità dei fatti storici e degli eventi rivoluzionari?

“Per la vita e per l’idea”

Brulotti

“Per la vita e per l’idea”

Luma

Da un capo all'altro della baldracca repubblica d'America infierisce, violenta, truce, irremissibile la reazione borghese, con lo scopo precipuo di sedare i malcontenti popolari e di risolvere con qualsiasi mezzo la lotta di classe che va sempre più assumendo forme terribili in ragione diretta dello sforzo per trattenerla e per distruggerla.
A tale scopo s'imprigionano quegli individui che ascoltando i palpiti dolorosi del proletariato, affamato e calpestato, sposano la causa di esso sottoponendosi ai più gravi sacrifici, alle più amare disillusioni.
Agli operai usciti fuori dalle fattorie e dalle fabbriche per imporre il rispetto al diritto umano, piantano nel cuore gli assoldati delle Compagnie il piombo omicida.

Samba Bakunin

Brulotti

Samba Bakunin

Gli anniversari, si sa, attirano commemorazioni. Fiumi di parole scritte o pronunciate in ricordo di ..., in memoria di ..., in onore di ... Parole a volte interessanti, ma il più delle volte noiose nella loro vuota retorica apologetica. Ebbene quest'anno cadeva un anniversario importante per gli anarchici. Ma il miglior omaggio per il bicentenario della nascita di Mikhail Bakunin — avvenuta il 18 maggio 1814 (secondo il calendario russo dell'epoca) — non è stato opera di alcun anarchico. Nessuna conferenza, nessuna pubblicazione, nessun manifesto commemorativo reggono al confronto del tributo che è stato dato al gigante rivoluzionario russo dalla polizia di Rio de Janeiro, la quale ha incluso il suo nome in una lista di sovversivi da tenere sotto controllo.

La Giustizia e la morale

Brulotti

La Giustizia e la morale

Felix

Malgrado una infinità di esempi di fatto, che si susseguono continuamente come per spazzare tante utopie e tanti pregiudizi, pare vi siano ancora nove decimi, fra i popoli cosiddetti civili, che conservano sempre le più assurde utopie, i più cretini preconcetti, le più false fedi. Ma vi è di più: fra coloro che una certa istruzione dovrebbe rendere capaci di vedere chiaramente le cose sotto il loro aspetto reale, è raro trovare l'uno per mille che non faccia tutti gli sforzi possibili per guardare attraverso le lenti delle vecchie credenze.
Così, ogni volta che un fatto viene ad urtare contro le utopie inveterate e difese, coloro che degli altri dovrebbero essere preparati a vederlo compiersi, rimangono meravigliati e si mettono le mani nei capelli, desolati e disorientati.

Ci vuole veramente una dose di ingenuità non indifferente per credere ancora che la giustizia e la moralità possano uscire da un tribunale qualsiasi, limpide e serene.


Wat is terrorisme ?

Ostrogoto [nl]

Wat is terrorisme ?

Maré Almani

In mei 1898 droeg koning Umberto I, bezorgd door de berichten die hem bereikten vanuit Milaan waar een algemene staking was uitgebroken, aan generaal Bava Beccaris op om de revolte te onderdrukken. Er wordt bevel gegeven aan de soldaten om te schieten bij zicht en Bava Beccaris laat de stad bombarderen met kanonnen. Er vallen 80 doden en 450 gewonden. Trots op zijn vervulde plicht stuurt de generaal een telegram naar de koning dat Milaan ‘gepacificeerd’ is.

Was ist Terrorismus ?

Ostrogoto [de]

Was ist Terrorismus ?

Maré Almani

Im Mai 1898, beauftragt der König Umberto I., beunruhigt von den Neuigkeiten über einen Generalstreik, der sich gerade in Mailand ausbreitet, den General Bava Beccaris, sich um die Niederschlagung der Revolte zu kümmern. Die Soldaten erhalten den Befehl Stellung zu beziehen und Beccaris eröffnet das Kanonenfeuer auf die Stadt. Die Bilanz: 80 Tote und 450 Verletzte. Stolz auf seinen Erfolg, Telegraphiert der General dem König, dass Mailand von nun an «befriedet» sei.

Il ricatto

Intempestivi

Il ricatto

«Piuttosto la vita che quei prismi senza spessore
anche se i colori sono più puri

Piuttosto che quell’ora sempre coperta

che quelle orribili vetture di fiamme fredde

Che quelle pietre fradicie
Piuttosto il cuore a serramanico

Che questo stagno mormorante

Che questa stoffa bianca che canta e nell’aria e nella terra

Che questa benedizione nuziale

che unisce la mia fronte a quella della vanità totale
Piuttosto la vita»

 

Così cantava un poeta ateo del nostro mondo occidentale contro questa vita squallida, misera, noiosa, meschina, questo «stagno mormorante» in cui imputridiamo giorno dopo giorno. Imputridiamo, sì, ma da esseri che respirano, non sotto forma di cadaveri. Privi di sogni e di desideri, ma ancora con un alito di "vita". E la mente brucia e il cuore scoppia al pensiero di quanto accade in Siria, di quanto accade a Gaza, di quanto accade in Libia, di quanto accade nell'altra parte del pianeta, quella sbagliata.

Eid in una Gaza distopica

Fuoriporta

Eid in una Gaza distopica

Ayah Bashir

Laureata in «politiche globali» presso la London School of Economics and Political Science, Ayah Bashir è un'attivista di un comitato con sede a Gaza favorevole al boicottaggio, al disinvestimento e alle sanzioni contro Israele. Per fortuna in questo suo articolo l'autrice non fa alcuna proposta politica o economica a governanti e capitalisti non-israeliani, ma offre una delle poche testimonianze dirette uscite in questi ultimi giorni da Gaza, dove una intera popolazione sta venendo massacrata da uno degli eserciti più potenti del mondo.
L'
Eid al-Fitr è la seconda festività religiosa più importante della cultura islamica e indica la fine del Ramadan, ovvero il ritorno alla gioia dopo un periodo di penitenza.

Mentre piove morte a Gaza...

Fuoriporta

Mentre piove morte a Gaza...

Adam Keller - Uri Avnery

Gush Shalom è forse la più nota organizzazione pacifista israeliana che si batte per la fine del conflitto che da oltre un secolo insanguina quella regione. I suoi militanti, ufficialmente non legati ad alcun partito, sostengono apertamente la necessità di una soluzione istituzionale che sancisca la fine delle ostilità attraverso la creazione e il riconoscimento di uno Stato sovrano palestinese. Pur non condividendo affatto una simile ipotesi, riportiamo qui due recenti testi dei suoi principali animatori che danno perlomeno una impressione sia di come questa guerra viene percepita all'interno di Israele, sia delle conseguenze che essa avrà nel perpetuare una situazione che non potrà mai essere risolta da nessuno Stato, esistente o in via di formazione.